Das Liebesverbot

Edward Downes
BBC Northern Singers
BBC Northern Symphony Orchestra
Date/Location
23 May 1976
Manchester (or London)
Recording Type
  live   studio
  live compilation   live and studio
Cast
Friedrich Raimund Herincx
Luzio Alexander Young
Claudio Ian Caley
Antonio Neil Jenkins
Angelo William Elvin
Isabella April Cantelo
Mariana Ilse Wolf
Brighella Lawrence Richard
Danieli Leslie Fyson
Dorella Elizabeth Gale
Pontio Pilato David Lennox
Gallery
Reviews
Die Bayreuther Blätter

Non un granché, questa seconda opera di Wagner, una sorta di trasposizione dello scespiriano Measure for measure. Mi sbilancio: meno interessante anche del Rienzi, senza alcun dubbio, oltre che inferiore a Die Feen.

Qui Richard tenta la carta del guazzabuglio italiano o italianeggiante, copiando a man bassa da Rossini, soprattutto, ma anche da Bellini e Donizetti. Riuscendo a mettere insieme anche roba musicalmente piacevole, ma del tutto scoordinata da qualunque concetto di “teatro”. I passaggi da un brano all’altro sono a volte sconcertanti: sembra siano pezzi da concerto giustapposti uno dietro l’altro, senza alcuna logica drammaturgica o musicale. Il clima incantato e favolistico dell’opera precedente, reso benissimo dalla musica, farete meglio a dimenticarvelo. Siamo di fronte a un’opera che non ha nessun sapore particolare e nemmeno grandi motivi per essere ascoltata.

L’esecuzione della BBC (provvidenzialmente riesumata dalla DG per il suo superbox wagneriano, che prende il posto dell’episodico stampaggio della Ponto) tuttavia fa il possibile per dare il giusto risalto a musica e vicenda, con qualche eccezione.

Downes mi sembra dello stesso tono delle Fate: dirige coscienziosamente, dando adeguato rilievo a tutto, con un bel suono orchestrale (l’orchestra è ancora quella di Manchester), ma alla fine senza variare troppo atmosfere e colori. Inoltre l’accompagnamento di alcuni cantanti, specie della Cantelo, è calibrato un po’ alla viva il parroco, con peccatucci di dosaggio strumentale abbastanza fastidiosi nel loro sommergere le voci.

Il cast deve portare la pesante zavorra di Raimund Herincx, nei panni del fondamentale personaggio del Viceré Friedrich. Un ruolo che, come disse Elvio Giudici in una remota narrazione, è un concentrato di melodie belliniane e italiane in genere. Dunque l’ultimo a essere adatto a un rozzo vociferatore come Herincx, che all’epoca era solito devastare anche il Messiah di Handel. Il vocione è grosso ma anche stimbrato e duro a ogni sia pur modico acuto, con un legato a dir poco rattoppato. Espressivamente, zero. Solo brada rozzezza inelegante e sgradevolissima.

Su tutt’altro piano la Isabella di April Cantelo: un po’ soverchiata dall’orchestra e non a pieno agio con gli acuti, ma in possesso d’una linea vocale tonda, molto morbida, di buona scuola e soprattutto capace di far vivere espressivamente il suo personaggio.

I “due nobili”, Luzio e Claudio, sono ruoli tenorili ben poco “alla Wagner”, richiamandosi a una vocalità schubertiana se non addirittura mozartiana. Il primo è appaltato ad Alexander Young, apprezzato cantante inglese di repertorio sacro e antico, di linea morbida e musicale, e dall’innato talento teatrale. Molto bella la voce di Ian Caley, che canta benissimo Claudio, con una grande freschezza sia vocale che espressiva.

Lawrence Richard, baritono, pur con qualche eccesso, è un Brighella divertentissimo e spassoso, cosa giusta data la natura scherzosa del ruolo.

Gli altri componenti del cast, in cui si segnala un personaggio di nome Pontio Pilato (!), sono perfetti e “funzionano” tutti.

Non che valga la pena diventar matti a cercare quest’opera, ma almeno qui la udiamo resa al meglio, anche se sono curioso di sentire Wolfgang Sawallisch e il suo cast a Monaco (edizione Orfeo).

Rating
(5/10)
User Rating
(2.5/5)
Media Type/Label
MRF
Ponto, OMS, OD
Technical Specifications
657 kbit/s VBR, 44.1 kHz, 817 MByte (Flac)
Remarks